ELIO racconta la storia di Pompei per bambini e ragazzi!
Ogni due settimane una striscia a fumetti e dei box di approfondimento, vi accompagneranno alla scoperta di Pompei: un coinvolgente viaggio illustrato nel tempo e nella conoscenza della nostra meravigliosa città.
Siete pronti a conoscere E L I O e i suoi amici speciali?
Questa settimana Elio e Gaia ci parlano di ….
La scuola nell’antica Pompei
Dimenticate libri, penne, pennarelli, matite, colori, quaderni e calcolatrici: al tempo degli antichi romani non c’era nulla di tutto ciò! Prima di entusiasmarvi troppo e di cercare una “macchina del tempo” sappiate che nell’antica Roma, come a Pompei si studiava lo stesso e probabilmente studiare era molto più scomodo e difficile rispetto ad oggi!
Buona lettura!
Uno dei magister ludi, (insegnante) più conosciuto dagli archeologi è sicuramente Sema che svolgeva la sua attività nei pressi del Tempio di Apollo. Egli non guadagnava molto come insegnante e così “arrotondava” nel tempo libero con l’attività di scrivano pubblico.
D’altro spessore, la scuola del maestro Potito: solo quindici alunni, al primo piano di un edificio e ben lontano dai rumori della strada, in alto c’era una scritta: “Silenzio, qui si studia! E tu, sfaticato, smetti di guardare il soffitto!”.
Gli strumenti per la scrittura erano vari: si scriveva su papiro, pergamena, su avorio o cocci. Di solito però si scriveva su uno strumento più economico, ovvero tavolette spalmate di cera: la cera veniva spalmata su entrambe le parti della tavoletta e quest’ultima veniva legata con altre per mezzo di una cordicella che passava all’interno di alcuni fori praticati lateralmente, in modo da avere l’ aspetto di un libro. Le lettere si incidevano sulla cera utilizzando un piccolo cannello sottile che aveva una punta (stilus o graphium); una piccola spatola veniva utilizzata, in caso di errori, per cancellare la scrittura. Gli scolari avevano anche un “abaco“: una specie di pallottoliere che serviva a fare calcoli semplici.
Non tutti continuavano a studiare. Per la maggioranza delle persone saper leggere, scrivere e far di conto era già sufficiente. Chi invece aspirava a diventare un politico o un giurista (gli avvocati dell’epoca) iniziava a 17 anni a studiare con un “retore”. La scuola col retore durava 2 anni. Chi voleva continuare gli studi per approfondire discipline come la filosofia, l’astronomia, la geografia e la fisica doveva andare in Grecia!
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