Spiegare ai forestieri l’importanza di na tazzulella e cafè a Napoli non è semplice.
Qui il caffè è un rito che scandisce la giornata e racchiude in sè l’essenza della “napoletanità”: è l’origine del nostro buonumore mattutino, una buona scusa per una pausa dal lavoro, un momento per fare due chiacchiere, nonché un modo per dimostrare la nostra ospitalità.
Il caffè, insomma, così come il popolo napoletano, è energia tutta al naturale, da godersi rigorosamente senza stress!
Caffè napoletano
Il caffè napoletano è un prodotto di riconosciuta eccellenza, ma la sua storia parte da molto lontano: i chicchi con i quali si produce la rinomata bevanda sono i semi di una pianta esotica del genere Coffea, proveniente dall’Etiopia.
I pionieri del caffè furono sicuramente gli arabi, che già nel Trecento lo consumavano abitualmente, mentre i primi ad introdurlo in Italia furono i commercianti veneziani del XVI secolo.
A Napoli, però, il caffè non ebbe subito un gran successo: i cittadini partenopei non gradivano molto la bevanda scura e amara – così come veniva proposta dalla scuola turca – e decisero di manipolarne la preparazione per ottenere un prodotto più consono alla propria cultura. Solo così, alla fine del ‘700, il caffè divenne parte integrante della vita quotidiana dei napoletani e diede inizio alla lunghissima storia d’amore che è, ancora oggi, l’ingrediente segreto di una miscela unica al mondo.
Come fare un buon caffè
Per assaporare un buon caffè non è necessario recarsi in un bar, la macchina per l’espresso dona sicuramente un prodotto robusto e cremoso, ma anche il caffè fatto in casa può dare delle grandi soddisfazioni. Ogni napoletano che si rispetti, difatti, conosce i più intimi segreti della caffettiera e mette in pratica piccoli – ma importanti – accorgimenti derivanti dalla tradizione di famiglia.
A che bell’ò cafè
pure in carcere ‘o sanno fa
co’ à ricetta ch’à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà
dalla canzone Don raffaè di De Andrè
A Napoli il caffè con la moka si fa senza fretta
- Prima si riempie il bollitore con acqua fredda;
- Poi si inserisce il filtro e si aggiunge il caffè, un cucchiaino alla volta, pressandolo dolcemente per formare una sorta di montagnella;
- A questo punto, si avvita energicamente il bricco e si ripone il tutto su fuoco lento, prestando ascolto al tipico brontolio della moka che, terminato il processo di fuoriuscita del liquido dalla colonnina, ci indica che il caffè è finalmente pronto.
I segreti dei napoletani per fare il miglior caffè del mondo
Gli espedienti che i non napoletani ignorano sono tanti.
Bisogna, innanzitutto scegliere, un buon caffè macinato per moka, un po’ più grosso rispetto a quello per l’espresso.
La moka va lavata (solo!) con acqua e, se è nuova o inutilizzata, va rodata preparando alcuni caffè di prova.
L’acqua è di fondamentale importanza, non perché a Napoli sia più buona – un partenopeo farebbe un buon caffè in qualsiasi parte del mondo – ma per il conseguimento di una bevanda bilanciata. Il livello dell’acqua nella caldaia, infatti, deve essere al punto giusto, cioè appena visibile sulla superficie del filtro che viene inserito successivamente.
Per ottenere un risultato ottimale, infine, sono necessari un pizzico di estro e un amore sconfinato per il caffè.
Il mio consiglio per Na tazzulella e cafè a Pompei ..
BAR Calabrese
Storico bar di Pompei, rinomato per la qualità di caffè e cappuccini serviti alla napoletana, già zuccherati. Si trova in via Lepanto, nei pressi dell’uscita autostradale Pompei Est – Scafati
Hacc24 Full Enjoy Bar
E’ più di un bar, è il punto di ritrovo della movida a Pompei. Un’ottima lcoation dove poter mangiare, gustare un buon gelato, trascorrere la serata in compagnia di amici e ovviamente godersi una bella tazzulella e cafè
Caffè Amato
Amato di nome e di fatto grazie all’eccellente caffè e al rapido servizio, si trova nei pressi di Piazza Bartolo Longo.
Questa è la mia opinione ma mi piacerebbe sapere la tua…
Secondo te dove si beve il miglior caffè a Pompei? Scrivilo nei commenti!!
Eeeh,io tra Amato e Calabrese la vedo dura la sfida!
[…] Le graffe napoletane, per tradizione, si mangerebbero nel periodo di Carnevale ma, in realtà, si trovano sempre e ovunque. Bar, pasticcerie e panetterie di Napoli le vendono tutti i giorni dell’anno e creano i presupposti per un’allettante colazione che prepara il palato e la mente al sacro rito del caffè mattutino. […]
[…] già l’ora di “timbrare il cartellino” e dopo aver bevuto un ottimo caffè ristretto alla mia caffetteria di fiducia, ho cominciato a lavorare con il pensiero già rivolto alla pausa pranzo. Non potevo sprecare una […]